Contorno occhi e labbra: fanno la differenza!

Tra le zone del nostro viso che più mostrano i segni del tempo, le più critiche e difficili da trattare sono certamente il contorno occhi e il contorno labbra. Eppure molti di noi non utilizzano prodotti specifici per un’area delicata come il contorno occhi, forse perché non tutti hanno ben chiara la loro funzione o forse perché si pensa che la zona non necessiti di attenzioni e cure particolari. In questo caso le perplessità più frequenti sono: perché non posso usare la stessa crema che uso per il viso anche sul contorno occhi? Una crema specifica aiuta veramente in caso di rughe, borse e occhiaie? Servono davvero il contorno occhi e il contorno labbra?

Oggi proverò a dare delle risposte a queste domande!

Innanzitutto, c’è da chiarire che, insieme al contorno labbra, la zona periorbitale è in assoluto la più suscettibile a insulti atmosferici, inquinamento e irritazioni da trucco: per questa ragione, l’area del contorno occhi richiede un trattamento specifico ed estremamente delicato, in grado di idratare, nutrire e ammorbidire la pelle in profondità.

L’industria cosmetica si è perfezionata nella ricerca di creme innovative e prodotti sempre più delicati e funzionali per migliorare l’aspetto del contorno occhi, prevenendo nel contempo l’invecchiamento cutaneo precoce. Questi preparati sono infatti formulati tenendo conto della peculiare fisiologia della cute nella zona intorno agli occhi, che è molto più sottile e sensibile delle altre: una comune crema idratante per il viso potrebbe creare irritazione e bruciore, a causa della presenza di fragranze, allergeni e sostanze sensibilizzanti. Ma non si tratta solo di prodotti più delicati: i contorni occhi e labbra sono appositamente formulati per veicolare principi attivi funzionali per queste specifiche zone: mentre per il viso potremmo aver bisogno di una semplice crema idratante e nutriente, il contorno occhi, già a partire dai 30 anni, ha bisogno sì di acqua e nutrimento, ma anche di sostanze che aiutino il microcircolo per diminuire borse e occhiaie, causate principalmente da una cattiva circolazione. Le creme per il contorno occhi possono allora essere specifiche per il trattamento delle rughe, ma anche di occhiaie, borse o rilassamento. Per quanto riguarda le rughe avremo degli agenti in grado di idratare profondamente l’epidermide e restituirle elasticità e turgore, uno su tutti l’acido ialuronico. Nel caso di borse o occhiaie avremo invece attivi drenanti e decongestionanti, tonici del microcircolo, antinfiammatori e pigmenti naturali correttivi; infine, nel caso di palpebre cadenti, avremo gel specifici ad azione liftante e stirante immediata.

Quando usare la crema per il contorno occhi e quanto prodotto bisogna applicare? Per avere risultati visibili e soddisfacenti, il contorno occhi e il contorno labbra devono essere di buona qualità, rispondere alle nostre esigenze specifiche e, soprattutto, essere applicati con costanza tutti i giorni, mattina e sera sulla cute detersa e asciutta, picchiettando leggermente poca quantità di prodotto per un corretto assorbimento. Chiedete sempre consiglio al reparto dermocosmetico della vostra farmacia di fiducia!

Le dermatiti da freddo…

Con l’arrivo della stagione fredda la pelle delicata può andare incontro ad alcuni disturbi. I motivi principali sono due: viene nutrita di meno perché i vasi sanguigni si contraggono per risparmiare il calore e vengono poi a mancare gli effetti positivi del sole tra cui la sintesi di vitamina D. Possono allora comparire le cosiddette dermatiti da freddo e possono peggiorare le patologie dermatologiche già in atto. La dermatite da freddo più comune è quella della mano: la pelle diviene secca e ruvida e a volte compaiono le dolorose ragadi ai polpastrelli che ci impediscono i comuni lavori manuali. Possono anche comparire i geloni a mani e piedi, colpendo soprattutto le giovani donne asteniche, cioè quelle fisiologicamente magre che hanno uno scarso cuscinetto adiposo di protezione contro il freddo. Un altro problema è poi il prurito invernale: si tratta ancora di cute secca che inizia a desquamare come forfora e si accompagna a prurito, spesso molto fastidioso, più accentuato alla sera, quando ci spogliamo.

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Le dermatiti da freddo vanno sia prevenute sia combattute. La prevenzione più efficace, oltre che tenersi ben coperti, è diminuire i lavaggi e non usare detergenti schiumogeni, ma solo “saponi non saponi” specifici, asciugandosi meticolosamente. Infatti la produzione di lipidi cutanei diminuisce drasticamente durante la stagione invernale e se continuiamo a lavarci come durante l’estate finiamo con favorire la secchezza cutanea e le sue conseguenze per eccessiva sottrazione di lipidi dalla pelle.

Per evitare che la cute diventi secca occorre inoltre applicare quotidianamente un prodotto appropriato dopo il lavaggio. Per combattere la secchezza invernale, infatti, non si usano le creme idratanti, che in alcuni casi possono peggiorare la situazione, bensì unguenti (meglio se naturali) e creme nutrienti, che attirano l’acqua nello strato corneo, restituendo la morbidezza perduta.

Queste indicazioni valgono a maggior ragione per le problematiche croniche. Purtroppo, infatti, anche le due dermatiti più frequenti come la dermatite atopica e la psoriasi peggiorano in questo periodo, poiché in entrambi i casi vi è un difetto di funzione barriera che si accentua con il freddo e la conseguente minor sintesi di lipidi: utilizzare detergenti e creme appositamente formulate, è quindi più importante che mai.

Purtroppo non sempre la prevenzione ci mette al riparo e in questo periodo per le pelli più sensibili è frequente la comparsa di eczemi e lesioni infiammatorie, che si manifestano con arrossamento ed eritema, vescicole che possono essere umide o ricoperte di croste, gonfiore, prurito, pizzicore e dolore. In questi casi la ricerca dermocosmetica più recente ha studiato dei rimedi che possono sostituire o accorciare le cure cortisoniche topiche (che è sempre meglio evitare per periodi prolungati). L’utilizzo costante di questi preparati può lenire prurito e infiammazione e riparare l’epidermide danneggiata, ripristinando il corretto equilibrio della barriera cutanea e proteggendo efficacemente la pelle dalle aggressioni batteriche.

Se avete dubbi rivolgetevi al vostro dermatologo e al reparto dermocosmetico della vostra farmacia di fiducia!

Salute dei capelli: cosa mangiare?

L’autunno è arrivato, le foglie iniziano a cadere e con esse… anche i nostri capelli! Perché proprio in questo periodo dell’anno? Innanzitutto per effetto del danno solare estivo: l’esposizione ai raggi ultravioletti, nella maggior parte degli individui, porta infatti tutti i bulbi piliferi in fase telogen (ovvero prossimi alla caduta); inoltre, il ciclo vitale dei nostri capelli sembra essere sincronizzato con le variazioni stagionali: in primavera ne crescono di più per proteggere meglio la cute durante l’estate, mentre in autunno, in preparazione di un periodo di ridotta insolazione, i capelli in eccesso vengono eliminati. In questa stagione il numero di capelli che ciascuno di noi perde giornalmente aumenta: dai 50-60 si può passare a circa 100 capelli al giorno o anche di più e per alcuni di noi questo “ricambio fisiologico” si verifica due anche tre volte nello stesso anno. Non sempre, dunque, la caduta dei capelli è sinonimo di calvizie o di altre malattie dei capelli. Tuttavia, l’autunno, periodo già critico di per sé, può coincidere e sommarsi con le conseguenze di particolari stress fisici o psicologici che sono alla base di una caduta anomala, o aggravare delle condizioni di diradamento cronico della chioma. Che cosa possiamo fare allora? Importantissimo è agire sul fronte dell’alimentazione, per garantire un apporto bilanciato di aminoacidi, vitamine e sali minerali che sono alla base di una capigliatura sana. Gli esperti raccomandano di scegliere alimenti contenenti cistina e lisina, aminoacidi essenziali per avere cheratina, proteina solida del capello. Anche le vitamine, in particolare quelle del gruppo B, sono coinvolte nell’attività follicolare, alla base del metabolismo energetico dei capelli.

immagine da deabyday.tv

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Quali sono allora i cibi amici della chioma? Vediamone alcuni: il lievito di birra, i cereali integrali, la soia, i piselli e i funghi contengono l’acido pantotenico, vitamina che rinforza e rende lucenti i capelli; la selvaggina, l’uovo, asparagi, cavoli, ravanelli, crescione, carciofi e spinaci contengono cistina, che stimola la produzione di cheratina; tacchino, vitello, fegato e legumi sono alimenti ricchi in ferro, minerale prezioso per trasportare l’ossigeno ai bulbi; zucca, carote e agrumi sono ricchi in vitamina A, che aiuta la crescita dei capelli; la frutta secca contiene acidi grassi essenziali che nutrono il bulbo. L’alimento perfetto è infine il miglio, un cereale facilmente digeribile con cui preparare minestre, timballi o sformati. Sono invece da evitare, come sempre, alimenti ricchi di grassi e pietanze elaborate che sottopongono il fegato a un superlavoro.

Nel caso l’apporto di nutrienti con la dieta non sia sufficiente, è poi consigliabile ricorrere a un’integrazione specifica, che sostenga la salute dei capelli nei periodi più delicati. Fondamentale è anche scegliere i complementi cosmetici adatti, come shampoo e tinture delicate e lozioni ad uso topico che diano rinforzo immediato al capello indebolito.

Tutti i trucchi… del trucco estivo!

Il trucco estivo ha prerogative e necessità diverse da quello invernale, a cominciare dai colori che cambiano e dal terrore che possa risentire delle alte temperature e colare. Vediamo allora qualche “trucco” per essere sempre a posto e trendy nella calda stagione! Cominciamo come sempre dalla base. Per avere una pelle sempre idratata e luminosa e valorizzare il colorito brunito, eseguite la vostra routine di bellezza quotidiana senza dimenticare di utilizzare un buon siero idratante e di fare un peeling (indispensabile per viso e corpo) due volte a settimana. Ricordate che quest’ultimo trattamento non lava via l’abbronzatura, anzi, rende la pelle perfettamente liscia e il colorito dorato e uniforme! Per la base scegliete poi cosmetici molto leggeri, dalla texture fluida e impalpabile, o oil-free per i  fondotinta compatti, rinunciando quindi a tutti i prodotti supercoprenti o alle creme più pesanti, che rischiano di creare un effetto innaturale sulla pelle.
Per evitare rossori e scottature, prima del trucco stendete sempre un velo di protezione solare: vi proteggerà dagli effetti nocivi dei raggi UV che colpiscono anche in città. Se anche in spiaggia o a bordo piscina non vi sentite a vostro agio senza un po’ di trucco, potrete optare per le BB Cream  o CC Cream di ultima generazione, creme idratanti colorate con filtro solare che danno omogeneità all’incarnato senza appesantire; per i difetti più importanti, potete poi optare per un correttore leggero da stendere sotto gli occhi.

immagine da pourfemme.it

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Per dare più tenuta al fondotinta, è poi fondamentale in questa stagione l’utilizzo di un primer adeguato, magari arricchito in acido ialuronico che apporti idratazione, protegga la pelle e nello stesso tempo garantisca una lunga durata. D’estate non possono inoltre mancare cosmetici come fard e terre arricchiti con pigmenti luminosi: con le giuste dosi otterrete un bellissimo effetto perlescente, ma non usateli se avete pori dilatati perché rischia di evidenziarli ancora di più.
Un altro suggerimento per il trucco estivo riguarda la scelta degli ombretti. Evitate di realizzare un make up troppo pesante con tonalità scure; preferite invece le tonalità delicate, pastello, dorate o aranciate, oppure create audaci contrasti cromatici. Se volete che l’ombretto non si accumuli sulle pieghe dell’occhio formando la tipica riga, ricordatevi di applicare  prima un primer specifico per gli occhi:  otterrete un migliore fissaggio degli ombretti senza rischi per l’idratazione della pelle in questa zona del viso, notoriamente molto delicata. Per dare intensità allo sguardo, non lesinate con il mascara e sottolineate la forma degli occhi con un kajal.
Sì, infine, ai gloss colorati o ai rossetti brillanti che apportano idratazione e volume alle labbra.

Gli accorgimenti da avere sembrano tanti ma trovando i prodotti giusti per voi realizzare il make up estivo sarà facile e veloce.

Centella contro la cellulite!

Cellulite e gonfiore delle gambe, ahinoi, sono problematiche che ci affliggono durante tutto l’anno ma che diventano particolarmente fastidiose da sopportare in questo periodo e durante l’estate. La cellulite, in particolare, è una patologia che attraversa varie fasi (dalla semplice ritenzione idrica alla cellulite edematosa), e che presenta spesso una correlazione con problemi circolatori e vascolari.

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Sappiamo tutti che uno dei rimedi più usati per combattere la cellulite è il massaggio che, stimolando la circolazione aiuta l’ ossigenazione cellulare, ma sappiamo che anche alcuni estratti naturali possono aiutarci a farla sparire?

Oggi voglio parlarvi in particolare della Centella asiatica, pianta dalle straordinarie proprietà che può fare al caso nostro.  Le sue foglie contengono acidi triterpenici, olio essenziale, flavonoidi, fitosteroli, tannini, sali minerali e zuccheri, ma soprattutto saponine triterpeniche, che la rendono il principale rimedio naturale per combattere la cellulite.

Gli estratti di Centella, anche in sinergia con Betulla, Ananas, Spirea  e Ippocastano, permettono di preservare la struttura e la tonicità delle pareti vasali grazie alla loro attività flebotonica:  rinforzando ed elasticizzando le pareti dei vasi sanguigni, la Centella favorisce la corretta circolazione periferica, riducendo la dilatazione delle vene, la permeabilità capillare e l’edema sottocutaneo. È quindi utile per curare la cellulite, l’insufficienza venosa e il gonfiore, la pesantezza alle gambe e alle caviglie che ne derivano, ma anche per contrastare il dolore alle vene, i crampi notturni agli arti inferiori, le emorroidi e la microangiopatia causata dal diabete. Per sfruttare al meglio le sue proprietà possiamo unire preparati fitoterapici specifici per uso orale, fluidi o in capsule, a pomate per uso topico da massaggiare sulle zone interessate: con un trattamento d’urto di almeno un mese a base di Centella le nostre gambe saranno di nuovo sane, leggere e… belle!

Affrontiamo il cambio di stagione… secondo Natura!

Quante volte ai cambi di stagione ci sentiamo un po’ giù di corda? Niente di strano: con l’arrivo della primavera in particolare abbiamo improvvisamente a che fare con una maggiore quantità di luce, cambiano spesso anche i nostri ritmi e il corpo e la mente fanno fatica ad adattarsi.

Ecco che ci sentiamo fiacchi, privi di energia, stressati, abbiamo un leggero ma continuo, mal di testa, una sensazione di sonnolenza predominante e non abbiamo voglia di fare nulla. Aggiungiamoci poi quel po’ di debolezza conseguente alle influenze da “colpo di freddo” tipiche della mezza stagione o alle allergie e il gioco è fatto. Situazioni di debolezza e apatia possono però dipendere anche dall’intensificazione dei nostri impegni quotidiani legati a lavoro, sport e studio, come nel caso dei tanti giovani che si preparano agli esami.

In tutti questi casi può diventare difficile mantenere costante lo slancio naturale e il riposo del fine settimana non è mai sufficiente, soprattutto in questo periodo di naturale calo fisico.

Per far fronte a questa situazione per prima cosa è essenziale curare l’alimentazione, evitando cibi di difficile digestione come la carne rossa, i latticini e gli alcolici, e riducendo anche quelli che contengono il glutine. Tanto per cambiare, ampio spazio dovrebbe essere dato invece alla frutta e alla verdura fresca di stagione, in particolare quella a foglia verde, che fa bene al fegato e lo disintossica. Non dimentichiamo poi di bere molta acqua, per aiutare l’organismo a eliminare le tossine. In questo senso, possiamo ricorrere a due o tre tisane disintossicanti e depurative al giorno, a base di Ortica, Tarassaco, Bardana e Gramigna.

Se vogliamo tiraci su un valido aiuto può venire inoltre da integratori cosiddetti “ricostituenti”, purché scegliamo quello più adeguato alle nostre esigenze. Le cosiddette sostanze tonico-adattogene forniscono infatti principi attivi molto utili per sostenerci in periodi di aumentato fabbisogno energetico. Le più utilizzate ed efficaci nei tonificanti naturali ad azione specifica per gli adulti sono Ginseng, Eleuterococco, Guaranà, Rodiola e Whitania. Per sostenere invece i bambini nello svolgimento dei loro piccoli grandi impegni di ogni giorno, si può utilizzare, sotto consiglio del pediatra, Malto d’Orzo o Germe di Grano, Acerola, i cui frutti, ricchi di vitamina C, sono ideali per aiutare l’organismo a reagire ai fastidi legati ai primi sintomi influenzali, e Pappa Reale, che con le sue proprietà toniche e ricostituenti ne aumenta la vitalità e lo stato di benessere psicofisico ottimizzando la capacità di resistenza.

Anche per chi è già sopra i 50 anni di età o per chi deve affrontare periodi di particolare attività intellettuale, erbe officinali quali Semi d’Uva, Schisandra e Ginkgo (controindicato solo in caso di terapie con anticoagulanti o antiaggreganti piastrinici), possono fornire sostanze utili a potenziare reattività, memoria e capacità di concentrazione.

Se poi la spossatezza è dovuta a stati di convalescenza, rivolgetevi al vostro farmacista di fiducia, che terrà in considerazione età, ritmi di vita, tipo di impegni e caratteristiche fisiche per trovare insieme a voi la soluzione migliore.

Nuova stagione, nuova routine di bellezza!

Ormai si sa… “il sole non è più quello di una volta”, e con l’arrivo della bella stagione anche la nostra routine di bellezza quotidiana deve cambiare per far fronte alle nuove esigenze della pelle.

Tanto per cominciare, come sappiamo l’esposizione selvaggia al sole è ormai bandita per qualsiasi tipo di carnagione e le sue conseguenze negative si presentano anche dopo anni, nei casi migliori sottoforma di invecchiamento cutaneo precoce e discromie.

Proteggersi dal sole è infatti un imperativo fondamentale sia per chi ha una pelle chiarissima, secca, intollerante, che non si abbronza mai o, peggio, è soggetta a scottature ed eritemi, sia per chi ha una carnagione olivastra e riesce ad abbronzarsi facilmente: in questo caso spesso il colorito non è perfettamente omogeneo e possono comparire delle antiestetiche macchie scure.

Quando la crema solare e gli scrub preparatori non bastano a regalarci un colorito dorato e uniforme e a proteggerci adeguatamente da scottature e danni delle radiazioni, bisogna agire anche dall’interno, con degli integratori specifici in grado di alzare le difese della pelle e di donarle un’abbronzatura omogenea e molto più duratura.

Gli integratori di ultima generazione contengono antiossidanti fondamentali come la vitamina C, E e il betacarotene, per contrastare la comparsa dei radicali liberi, probiotici per tenere alte le difese immunitarie della pelle e acidi grassi per combattere la disidratazione. Sono utilissimi anche a chi si abbronza facilmente, per prevenire l’inestetismo delle macchie cutanee, ma diventano fondamentali per chi è intollerante al sole. Per fare la differenza nella lotta a eritemi e iperpigmentazioni cutanee, dovremmo quindi assumere i preparatori da Aprile/Maggio per almeno un mese e utilizzare un filtro solare fin dai primi soli primaverili, anche in città. Ne esistono molti in commercio, con diverse formulazioni, alcune delle quali arricchite di complessi in grado di fortificare anche i capelli e limitare i danni di radiazioni e salsedine anche sulla chioma.

Per fare un lavoro ottimale sulla nostra pelle, infine, agli antiossidanti orali dovremmo associare i cosmetici adatti: l’ideale è applicare un siero antiossidante tutte le mattine prima della crema solare (ad alta protezione se ci esponiamo al mare, media se siamo in città e non abbiamo problemi di melasma). I sieri agiscono infatti contro i radicali liberi, lavorando in modo diverso ma sinergico con i filtri, per preservare la bellezza (e la salute) della pelle, aumentando la capacità schermante dagli effetti del sole fino a 8 volte in più e limitando così di molto il foto-invecchiamento.

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Se avete bisogno di un consiglio per trovare la vostra corretta routine di bellezza per questo periodo dell’anno chiedete sempre consiglio agli esperti: con gli accorgimenti giusti presto potrete sfoggiare una pelle dorata, luminosa e… più bella!

Un’estate… senza cellulite!

Cellulite e ritenzione idrica sono un problema per la maggior parte di noi donne, già a partire dall’età adolescenziale. Spesso però, ci accorgiamo di questo fastidioso “ingombro” solo quando il primo cocente sole primaverile ci costringe a scoprirci un po’ ricordandoci che l’estate è dietro l’angolo, e speriamo di porre rimedio a una patologia annosa e degenerativa in un mese o poco più… Niente di più sbagliato!
Combattere la cellulite non è un’impresa semplice: se non abbiamo la buona abitudine di utilizzare l’anticellulite durante tutto l’anno ma vogliamo arrivare all’estate con un aspetto migliore, è giunto il momento di correre ai ripari. Innanzitutto, c’è ovviamente da lavorare sulle cause: oltre ai fattori genetici ci sono infatti le scorrette abitudini alimentari, vizi come fumo e alcol, sedentarietà e posture scorrette, abbigliamento troppo aderente e così via.
In questo periodo, sia per riprenderci dagli eccessi pasquali, sia per ritrovare bellezza e benessere, dobbiamo quindi sforzarci di avere una dieta sana, ricchissima di frutta e verdura di stagione, multivitaminica e con molti liquidi. Se proprio non amate lo sport, è importantissimo almeno camminare e muoversi, sciogliendo quelle zone del corpo che da tanto tempo ormai dormono beate e si sono rilassate accumulando i grassi in eccesso: anche solo mezz’ora al giorno, meglio se a passo svelto, può bastare.
Fondamentale in questi mesi, specie nel caso di cellulite fibrosa con caratteristica pelle a buccia d’arancia, è poi ricorrere a una strategia d’urto cosiddetta “in&out”, ovvero abbinare un buon trattamento anticellulite a tisane e integratori mirati, che aiutano dall’interno a drenare liquidi e grassi in eccesso e rafforzano l’attività del microcircolo. Tra i trattamenti più naturali, molto efficaci sono ad esempio quelli a base di caffeina e/o ad effetto caldo-freddo, a base di oli essenziali di Mentolo e Peperoncino, arricchiti con attivi importanti come Zenzero, Centella, e molti altri. La posologia varia da prodotto a prodotto, ma in generale si può iniziare con due applicazioni quotidiane per le prime due settimane, per poi continuare con una sola applicazione, purché sempre accompagnate da un corretto massaggio per un’azione prolungata che stimola la microcircolazione capillare per alcune ore, favorendo il drenaggio dei liquidi e delle scorie nel tessuto sottocutaneo. Gli anticellulite donano in genere un’immediata sensazione di freschezza e leggerezza e il leggero pizzicore che si avverte all’applicazione è indice dell’attività del prodotto. I risultati attesi in 6 settimane sono: drenaggio dei liquidi in ritenzione, riduzione della circonferenza coscia, con un decremento significativo, aumento dell’elasticità e del tono cutaneo e riduzione dell’effetto “buccia d’arancia”.

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Per ottimizzare il trattamento e ottenere risultati migliori e più duraturi in breve tempo, al trattamento topico come già detto è bene associare un integratore specifico. Gli attivi consigliati sono in particolare Centella asiatica, Ananas, Meliloto e Vite rossa, che in sinergia sono in grado di migliorare il trofismo del tessuto connettivo e del microcircolo, svolgere attività lipolitica e vaso protettiva, ridurre l’edema e favorire il drenaggio dei liquidi.
Perciò, non demoralizzatevi: cominciando adesso con un po’ di buona volontà e una corretta routine quotidiana le nostre gambe saranno presto felici di rivedere il sole!

Amiamo i nostri capelli!

Sia in autunno che in primavera, molti di noi si accorgono di perdere un numero insolito di capelli e chi è affetto da diradamento della chioma nota in genere un peggioramento…

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La caduta è un normale processo fisiologico di ricambio della capigliatura che normalmente non ci dovrebbe preoccupare.

Quando però il rapporto fra capelli in fase di crescita e quelli prossimi a staccarsi si sbilancia in favore di questi ultimi, significa che siamo in presenza di una caduta anomala, che può essere legata a fattori contingenti (emotivi, alimentari, ambientali, stagionali ecc.), o avere un’origine più importante e duratura.

In generale, quando siamo di fronte a una perdita abbondante o a un peggioramento della qualità del capello (assottigliamento, miniaturizzazione, secchezza, spesso legati alla menopausa), è raccomandabile correre ai ripari con dei cicli di cure cosmetiche ad hoc, da effettuare proprio durante i cambi di stagione. Esclusi i casi di esclusiva competenza medica, possiamo infatti migliorare l’habitat del cuoio capelluto con trattamenti tricologici specifici, che contrastino i fattori negativi come eccessiva produzione di sebo, forfora  o cute secca, e forniscano ai capelli principi attivi e i nutrienti in grado di migliorarne densità, forza e aspetto.

Sia che si tratti di un fenomeno transitorio, sia che si riscontri una problema cronico, è tuttavia fondamentale intervenire tempestivamente, arrestando una caduta eccessiva (effluvium) e stimolando la produzione di capelli sani, fintanto che i follicoli sono ancora recuperabili, poiché cure e trattamenti mirati funzionano con i capelli sottili e “malati”, persino miniaturizzati, ma non possono far ricrescere i capelli quando i bulbi piliferi sono ormai atrofizzati.

In commercio oggi esistono moltissimi preparati cosmetici e integratori in grado di produrre un miglioramento sia nell’immediato sia nel lungo termine. È il caso, ad esempio, di alcune fiale anticaduta e/o ricrescita, che agiscono per via topica stimolando immediatamente gli strati superficiali della cute, e dei diversi integratori alimentari specifici, a base di vitamine, minerali e amminoacidi, che apportano dall’interno i nutrienti fondamentali e sopperiscono ad alcune carenze alimentari spesso all’origine della caduta, del diradamento, o dell’assottigliamento del capello, garantendo risultati anche sul lungo periodo.

Naturalmente, ognuno di noi ha esigenze particolari, legate generalmente alla causa contingente o cronica del problema. E allora, come scegliere i rimedi più adatti ed efficaci? È proprio a questo punto che diventa indispensabile il consiglio dell’esperto, che, attraverso un’analisi visiva e qualitativa del capello, sia in grado di suggerire un piano terapeutico fatto su misura per noi e indicarci quali risultati possiamo attenderci.

Il sole in inverno…

Circa 1 italiano su 4 si concede una vacanza invernale al mare o in montagna, ma in quasi il 20% dei casi le scottature solari rischiano di rovinare riposo e divertimento. Il sole fuori stagione ci coglie spesso impreparati perché molti di noi credono che sia più pericolosa l’esposizione estiva, sottovalutando i rischi delle scottature nei mesi freddi, sulle piste da sci o su spiagge lontane. Eppure, d’inverno la pelle è fuori allenamento e in montagna i livelli dei raggi ultravioletti aumentano del 10-12% ogni mille metri di altezza, senza considerare che la neve riflette circa l’80% dei raggi, contro il 25% dell’acqua e il 15% della sabbia. È dunque importante proteggere la pelle tutto l’anno, al mare come in montagna, soprattutto quando ci si espone in modo intensivo e intermittente, come ad esempio nel weekend o nella settimana di vacanza invernale. L’accumularsi delle scottature è infatti direttamente correlato a un aumento del rischio di contrarre un tumore della pelle e, secondo le statistiche, i meno attenti ai pericoli del sole sono i più giovani, tra i 18 e i 34 anni: 1 su 3 ammette di essersi scottato spesso negli ultimi anni e poiché il melanoma può insorgere in giovane età, la mancanza di prevenzione rappresenta un preoccupante fattore di rischio.
La lotta al melanoma deve quindi passare anche attraverso una corretta informazione, poiché pare che solo il 39% degli italiani indichi le ustioni solari tra le possibili cause di un tumore della pelle e meno di un terzo riconosca il pericolo delle lampade abbronzanti. La ricerca è poi in continuo aggiornamento: secondo recenti studi, ad esempio, c’è un possibile legame tra il consumo quotidiano di agrumi e un aumento del 36% nel rischio di sviluppare un melanoma, mentre pare che al caffè sia da attribuire un potere protettivo, con un rischio ridotto del 20% per chi ne consuma 4 o più tazze al giorno.

In ogni caso, indipendentemente da caffè e agrumi, è certo che bisognerebbe rinunciare alle lampade abbronzanti, evitare le esposizioni selvagge e controllare almeno una volta all’anno i propri nei dal dermatologo.

Naturalmente, l’imperativo rimane quello di proteggersi efficacemente con una buona crema solare che abbia un SPF non inferiore a 50. Per le zone sensibili, come le labbra o le zone interessate da melasma (macchie), esistono poi degli stick ad alta protezione che possono esercitare un ulteriore effetto barriera.

Ma il sole in inverno può essere un problema anche per chi rimane in città! È il caso di chi sta approfittando della stagione fredda per fare trattamenti depigmentanti e schiarenti per rimediare alle macchie, o di chi è in cura con medicinali fotosensibilizzanti (antibiotici, pillola anticoncezionale…). In questi casi la pelle è resa più sensibile dall’esfoliazione o dai farmaci e la massima protezione si rende necessaria anche con il debole sole invernale per evitare l’insorgenza o il peggioramento del melasma e migliorare l’efficacia dei trattamenti. Oggi esistono in commercio prodotti che con un unico gesto possono venire incontro alle diverse esigenze di chi soffre l’inestetismo delle macchie cutanee, uniformando l’incarnato, trattando le macchie esistenti e prevenendo la formazione di nuove con una protezione 50+. Se avete dubbi chiedete sempre alla vostra farmacista o consulente dermocosmetica di fiducia!