Muscoli doloranti? Rigeneriamoci con gli oli essenziali!

Rimbocchiamoci le maniche: è il momento di tornare in palestra dopo il meritato riposo sulla spiaggia… però che dolore! Dopo ogni allenamento i muscoli sono così doloranti da rendere difficile qualsiasi movimento…

A questo punto mi sono detta: ma sei o no un “piccolo chimico”? E allora inventati qualcosa! E ho trovato due soluzioni niente male, una per chi ha un po’ più di tempo e gli ingredienti giusti, l’altra altrettanto efficace ma molto più “veloce”.

1) Quel giorno avevo tempo, quindi ho preso due cosette che avevo in casa e ho giocato un po’… Dopo un duro allenamento, sarete daccordo con me, non c’è niente di meglio di un bel bagno bollente…

Ho riempito la mia bella vasca d’acqua calda, nella quale ho sciolto:

2 pugni di sale del Mar Morto

5 gocce di olio essenziale di Lavanda

5 gocce di olio essenziale di Menta

e mi sono messa a mollo per 20 impagabili minuti di meritato relax…

vasca

Finito il bagno mi sono riposata per altri 20 minuti sul divano, non solo perché ero sfinita, ma anche per dare modo al tutto di agire sui miei muscoletti doloranti… Et voilà! Hocus Pocus, alla fine ero come nuova! I sali del Mar Morto sono infatti ricchissimi in sali minerali che reagiscono con l’acido lattico prodotto a causa dello sforzo fisico, neutralizzandolo. I 20 minuti a mollo servono a raggiungere l’equilibrio osmotico, e gli oli essenziali che ho usato hanno un’azione decontratturante, antifiammatoria e rilassante per la muscolatura…

Il bagno agli oli essenziali rigenera e se si ha tempo è una gran bella sensazione… ma purtroppo non si può fare tutti i giorni.

2) Perciò ho escogitato una seconda soluzione, superveloce e superefficace: il mio OLIO DELLO SPORTIVO, agli oli essenziali di Cajeput, Menta, Arnica, Elicriso, Lavanda e Rosmarino! E’ il mio toccasana per tutti i piccoli acciacchi da prestazione fisica: basta un breve massaggio con questa “pozione magica” per avere una muscolatura perfettamente preparata all’allenamento prima, e rinfrescare e rilassare il tessuto muscolare dopo lo sforzo con un solo gesto veloce e risolutivo.

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Amici sportivi, provare per credere! 😉

L’importanza del recupero nell’allenamento sportivo

Ecco che finalmente spuntano i primi raggi caldi di sole, qualcuno ne ha già approfittato per andare al mare…

Come sempre, entriamo nel periodo in cui si intensifica l’allenamento in palestra o in qualsiasi altro sport in vista della pausa estiva e della solita prova costume! Allora ecco qualche consiglio per migliorare le performance e avere una muscolatura perfetta da esibire 😉

Gli amici sportivi sanno che il recupero muscolare è un passaggio fondamentale per l’ottimizzazione dell’attività fisica: è in questa fase che i muscoli si auto-riparano e si sviluppano, migliorando reattività e qualità della prestazione.

Un cattivo recupero può dipendere da diversi fattori:

  • una carente o errata alimentazione. Un’alimentazione bilanciata in relazione alle specifiche esigenze dell’atleta, con un adeguato apporto di proteine, carboidrati e minerali come il Magnesio, è uno dei fattori più influenti sul recupero. Sarà il nutrizionista, con l’ausilio del personal trainer, ad elaborare la dieta più appropriata. È stato dimostrato, inoltre, quanto una giusta idratazione e reintegrazione degli elettroliti influenzino il livello di prestazione e aiutino il successivo recupero in numerosi sport;
  • allenamenti troppo ravvicinati senza una preparazione adeguata;
  • allenamenti intensi troppo frequenti;
  • sovrappeso. Pochi chili di sovrappeso sovraccaricano il corpo durante tutta l’attività fisica e per il resto della giornata;
  • ragioni psicologiche;
  • età. I meccanismi di protezione vengono meno; in particolare la produzione e l’assorbimento di molti antiossidanti, come il coenzima Q10, si riducono, rendendo più soggetti a microtraumi.

I sintomi di un cattivo recupero possono essere:

  • performance ripetutamente scadenti non spiegabili;
  • sensazione di affaticamento persistente, dolori muscolari, depressione;
  • aumentata vulnerabilità alle infezioni e disturbi gastrointestinali;
  • disturbi del sonno e perdita di peso;
  • aumento della frequenza cardiaca a riposo e della pressione arteriosa;
  • aumento del rischio di infortunio.

Per migliorare la capacità di recupero è molto importante tenere in considerazione tutti i parametri che possono incidere nella preparazione dell’atleta: altezza, tonicità e sviluppo muscolare, alimentazione, allenamento alle spalle, approccio psicologico, condizione familiare e programmi scolastici. La capacità di recupero deve essere esercitata, ossia il nostro corpo deve essere allenato a riparare sempre più velocemente i danni causati dallo sforzo fisico. Questo avviene rispettando i normali tempi di ripresa, ad esempio evitando di fare allenamenti molto intensi per più giorni di seguito e alternando prestazioni molto impegnative con altre di media e bassa intensità.

Tra le principali forme di recupero sono da ricordare:

  • il lavoro aerobico leggero, per produrre endorfine ed eliminare le scorie metaboliche;
  • l’allungamento muscolare;
  • il massaggio defaticante, meglio se con oli dalle proprietà riscaldanti e decontratturanti, per ristabilire il giusto tono muscolare;
  • l’integrazione dei liquidi perduti durante lo sforzo e dei nutrienti essenziali al ripristino delle scorte energetiche.

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Guida pratica all’aromaterapia: l’Elicriso

Esiste un’impressionante quantità di pubblicazioni inerenti l’aromaterapia e l’impiego degli oli essenziali… qui mi piacerebbe darvi un quadro generale in modo che possiate farvi un’idea di cosa sono e di “come usare cosa” :).

Gli oli essenziali sono degli estratti liquidi  molto complessi e soprattutto molto concentrati, ottenuti per distillazione di parti di piante aromatiche. Si tratta di essenze distillate di piante aromatiche composte di un centinaio di molecole particolarmente attive, quindi occorre prima di tutto tenere a mente che tutte le sostanze molto attive, anche se naturali, possono risultare tossiche qualora le dosi, il tipo di utilizzo, la frequenza d’uso consigliati non vengano rispettati alla lettera.

Usare gli oli essenziali senza essersi prima documentati equivale a guidare una Ferrari senza avere la patente! D’altra parte non è per forza una questione da specialisti, così come l’aromaterapia può essere utilizzata anche dai medici. Non voglio dire che possano sostituire la medicina tradizionale ma lavorarci in sinergia perché no?

I classici, quelli che non dovrebbero mai mancare nel proprio natural-kit di pronto soccorso, sono 12 (soltanto!): possederli significa avere a disposizione una farmacia  vegetale con la quale trattare numerosi fastidi quotidiani. Combinandoli si possono ottenere 100 diverse sinergie, facili da mettere in opera ed efficaci per chi che ne rispetta i consigli d’uso e la composizione.

12 oli essenziali, 100 sinergie, 300 differenti piccole patologie!

Per presentarli tutti dovrei scrivere un’altra wikipedia, quindi per cominciare voglio parlarvi del mio preferito, l’Elicriso, che in Francia,  chiamano “Immortelle”!

Il nome botanico è Helichrysum italicum, ed è importante conoscere il nome botanico, perché permette di non confondersi con il nome che può essere di uso comune e far si che si prenda una pianta per un’altra.

elicriso

L’elicriso è una piantina alta 30-50 cm, caratterizzata da fiorellini gialli, ed è raro e prezioso: una raccolta di 1000 kg di sommità fiorite permette di ottenere solo 1 litro di olio essenziale, magico per curare tutti i tipi di trauma. Ha un’azione anti ematomi miracolosa e una superba azione anti sclerosante, antiflebitica antinfiammatoria e antidolorifica. Perciò lo si utilizza anche nella cura degli ematomi e nelle patologie infiammatorie come flebite, cellulite, artrite, cuperose.

Un segreto da esperto: 2 gocce di Elicriso italiano su qualsiasi ematoma o livido recente lo aiuterà a riassorbirsi in fretta!

Vi lascio con una piccola ricetta:

Olio essenziale di Elicriso (Helichrysum italicum)           30 gocce

Olio essenziale di Alloro (Laurus nobilis)                       10 gocce

Olio essenziale di Menta piperita (Mentha piperita)       10 gocce

Olio vegetale  di Iperico (Hypericum perforatum)           50 gocce

Il primo giorno della comparsa dell’ematoma applicate 6-8 gocce di questa miscela ogni ora, o almeno 4 volte al giorno.

Un’avvertenza! Per uso esterno, non utilizzate in gravidanza e sui bambini con meno di 3 anni di età e non esponete al sole la zona trattata durante le 4 ore successive all’applicazione della miscela oleosa.