Le dermatiti da freddo…

Con l’arrivo della stagione fredda la pelle delicata può andare incontro ad alcuni disturbi. I motivi principali sono due: viene nutrita di meno perché i vasi sanguigni si contraggono per risparmiare il calore e vengono poi a mancare gli effetti positivi del sole tra cui la sintesi di vitamina D. Possono allora comparire le cosiddette dermatiti da freddo e possono peggiorare le patologie dermatologiche già in atto. La dermatite da freddo più comune è quella della mano: la pelle diviene secca e ruvida e a volte compaiono le dolorose ragadi ai polpastrelli che ci impediscono i comuni lavori manuali. Possono anche comparire i geloni a mani e piedi, colpendo soprattutto le giovani donne asteniche, cioè quelle fisiologicamente magre che hanno uno scarso cuscinetto adiposo di protezione contro il freddo. Un altro problema è poi il prurito invernale: si tratta ancora di cute secca che inizia a desquamare come forfora e si accompagna a prurito, spesso molto fastidioso, più accentuato alla sera, quando ci spogliamo.

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Le dermatiti da freddo vanno sia prevenute sia combattute. La prevenzione più efficace, oltre che tenersi ben coperti, è diminuire i lavaggi e non usare detergenti schiumogeni, ma solo “saponi non saponi” specifici, asciugandosi meticolosamente. Infatti la produzione di lipidi cutanei diminuisce drasticamente durante la stagione invernale e se continuiamo a lavarci come durante l’estate finiamo con favorire la secchezza cutanea e le sue conseguenze per eccessiva sottrazione di lipidi dalla pelle.

Per evitare che la cute diventi secca occorre inoltre applicare quotidianamente un prodotto appropriato dopo il lavaggio. Per combattere la secchezza invernale, infatti, non si usano le creme idratanti, che in alcuni casi possono peggiorare la situazione, bensì unguenti (meglio se naturali) e creme nutrienti, che attirano l’acqua nello strato corneo, restituendo la morbidezza perduta.

Queste indicazioni valgono a maggior ragione per le problematiche croniche. Purtroppo, infatti, anche le due dermatiti più frequenti come la dermatite atopica e la psoriasi peggiorano in questo periodo, poiché in entrambi i casi vi è un difetto di funzione barriera che si accentua con il freddo e la conseguente minor sintesi di lipidi: utilizzare detergenti e creme appositamente formulate, è quindi più importante che mai.

Purtroppo non sempre la prevenzione ci mette al riparo e in questo periodo per le pelli più sensibili è frequente la comparsa di eczemi e lesioni infiammatorie, che si manifestano con arrossamento ed eritema, vescicole che possono essere umide o ricoperte di croste, gonfiore, prurito, pizzicore e dolore. In questi casi la ricerca dermocosmetica più recente ha studiato dei rimedi che possono sostituire o accorciare le cure cortisoniche topiche (che è sempre meglio evitare per periodi prolungati). L’utilizzo costante di questi preparati può lenire prurito e infiammazione e riparare l’epidermide danneggiata, ripristinando il corretto equilibrio della barriera cutanea e proteggendo efficacemente la pelle dalle aggressioni batteriche.

Se avete dubbi rivolgetevi al vostro dermatologo e al reparto dermocosmetico della vostra farmacia di fiducia!