Raffreddore: come affrontarlo?

Naso chiuso e gocciolante, gola irritata, febbre, tosse, emicrania, raucedine, infiammazione dei linfonodi nel collo e dolori muscolari? Forse si tratta di raffreddore!

È una delle malattie più comuni a livello mondiale ne sono responsabili oltre 200 ceppi virali, che provocano l’infiammazione della mucosa nasale e faringea (gola).

Altamente contagioso, si trasmette per lo più per via diretta, tramite starnuti, tosse e goccioline di saliva, che possiamo espellere semplicemente parlando. Se si è colpiti da raffreddore, è quindi bene portare le mani alla bocca quando si starnutisce o si tossisce per evitare di contagiare chi ci è vicino. Il contagiopuò però avvenire anche in maniera indiretta, per esempio dando la mano o manipolando oggetti contaminati (per questo motivo è buona abitudine lavarsi bene le mani ed evitare di portarle al viso dopo essere stati a contatto con persone o oggetti infettati).

difese immunitarie ed esponendoci maggiormente alle patologie.

Ma perché ci raffreddiamo soprattutto in inverno?

Clima freddo, pioggia, correnti d’aria, vento freddo e aria condizionata sono tra i maggiori fattori di rischio empiricamente riconosciuti, poiché l’esposizione ad aria fredda o eccessivamente secca potrebbe abbassare le difese delle prime vie aeree (naso e gola). Sappiamo ad esempio che le vie respiratorie sono tappezzate da ciglia vibratili, che con i loro movimenti spingono continuamente verso l’esterno il muco (sostanza viscosa che protegge dai microrganismi inglobandoli). Virus e batteri possono quindi sfruttare l’azione inibitrice del freddo sulla motilità di queste ciglia, per infettare le prime vie respiratorie. Allo stesso tempo, se l’aria è troppo secca, le gocce di saliva contenenti i virus possono rimanere più a lungo disperse nell’aria. Un umidificatore per l’ambiente aiuta quindi a prevenire il raffreddore e la secchezza delle vie nasali, diminuendo il rischio di infezione.

Come si cura? La completa guarigione dal raffreddore avviene normalmente nel giro di 5-10 giorni, ma in alcuni casi può richiedere tempi più lunghi. Nel caso i sintomi persistano per più di due settimane senza attenuarsi è bene valutare col medico la presenza di altri problemi, come sinusiti o allergie.

A livello farmacologico non esistono cure specifiche contro il raffreddore anche se alcuni farmaci, tra cui gli antistaminici e gli antinfiammatori, possono alleviarne i sintomi (ricordando che aspirina e derivati non devono mai essere somministrati ai bambini sotto i 12 anni).

Spray e nebulizzatori possono risolvere temporaneamente la spiacevole sensazione di naso tappato ma è bene utilizzare il meno possibile quelli farmacologici, che possono creare un circolo vizioso, e alternarli con spray naturali o acque termali. Suffumigi e aerosol per la liberazione delle vie aeree, caramelle balsamiche e la frequente pulizia del naso possono eliminare almeno in parte il muco infetto, scongiurando il rischio di infezioni batteriche e accelerando la guarigione. Da diversi anni esiste inoltre un rimedio di origine vegetale per adulti e bambini sopra i 6 anni: si chiama Kaloba ed è un farmaco senza obbligo di prescrizione che combatte il raffreddore agendo direttamente sul virus e velocizzando di molto la guarigione, specie se assunto ai primi sintomi. Dunque, se il vostro naso cola e anche le operazioni più semplici sembrano complicate non aspettate: chiedete subito consiglio al vostro farmacista di fiducia!

Centella contro la cellulite!

Cellulite e gonfiore delle gambe, ahinoi, sono problematiche che ci affliggono durante tutto l’anno ma che diventano particolarmente fastidiose da sopportare in questo periodo e durante l’estate. La cellulite, in particolare, è una patologia che attraversa varie fasi (dalla semplice ritenzione idrica alla cellulite edematosa), e che presenta spesso una correlazione con problemi circolatori e vascolari.

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Sappiamo tutti che uno dei rimedi più usati per combattere la cellulite è il massaggio che, stimolando la circolazione aiuta l’ ossigenazione cellulare, ma sappiamo che anche alcuni estratti naturali possono aiutarci a farla sparire?

Oggi voglio parlarvi in particolare della Centella asiatica, pianta dalle straordinarie proprietà che può fare al caso nostro.  Le sue foglie contengono acidi triterpenici, olio essenziale, flavonoidi, fitosteroli, tannini, sali minerali e zuccheri, ma soprattutto saponine triterpeniche, che la rendono il principale rimedio naturale per combattere la cellulite.

Gli estratti di Centella, anche in sinergia con Betulla, Ananas, Spirea  e Ippocastano, permettono di preservare la struttura e la tonicità delle pareti vasali grazie alla loro attività flebotonica:  rinforzando ed elasticizzando le pareti dei vasi sanguigni, la Centella favorisce la corretta circolazione periferica, riducendo la dilatazione delle vene, la permeabilità capillare e l’edema sottocutaneo. È quindi utile per curare la cellulite, l’insufficienza venosa e il gonfiore, la pesantezza alle gambe e alle caviglie che ne derivano, ma anche per contrastare il dolore alle vene, i crampi notturni agli arti inferiori, le emorroidi e la microangiopatia causata dal diabete. Per sfruttare al meglio le sue proprietà possiamo unire preparati fitoterapici specifici per uso orale, fluidi o in capsule, a pomate per uso topico da massaggiare sulle zone interessate: con un trattamento d’urto di almeno un mese a base di Centella le nostre gambe saranno di nuovo sane, leggere e… belle!