E per i nostri piedi… guanti di velluto!

I piedi sono la struttura anatomica più importante per il mantenimento del corpo in posizione eretta: intervengono nel movimento, nell’equilibrio e, soprattutto, nello spostamento (non dimentichiamo  che, alla fine della nostra vita, avranno macinato quasi sicuramente una distanza superiore ai 100.000 km!). Nonostante siano fondamentali però, spesso non li trattiamo con la dovuta cura e attenzione, e facciamo un grosso errore…

Ecco quindi le regole d’oro per avere piedi sani e belli tutti i giorni:

1) Controllateli sempre accuratamente, così da non trascurare la presenza di lacerazioni, calli o callosità.

2) Lavate quotidianamente i piedi con detergenti delicati e ricordate di asciugarli bene. Una cute secca, disidratata e assottigliata necessita di saponi poco aggressivi; il ristagno prolungato di umidità negli spazi interdigitali favorisce invece l’insorgenza di macerazioni cutanee o micosi che possono provocare dolore e deterioramento delle unghie.

3) Tagliate le unghie correttamente evitando di smussare gli angoli: devono essere visibili e a novanta gradi per scongiurare fastidiosi inconvenienti come l’unghia incarnita.

4) Nutrite sempre i piedi con creme emollienti o trattamenti specifici, in particolar modo dopo la doccia o il bagno: una sufficiente idratazione cutanea garantisce il mantenimento delle proprietà meccaniche e chimico-fisiche della cute. La capacità della pelle di trattenere l’acqua diminuisce progressivamente con l’età ed è minacciata anche dai detergenti utilizzati, per questo è necessario essere sempre attenti all’idratazione, in particolare nella zona del calcagno.

5) Se soffrite di eccessiva sudorazione ai piedi o di cattivo odore provvedete all’igiene più frequentemente. Utilizzate però saponi delicati e deodoranti specifici. L’eccessiva sudorazione dei piedi è un disturbo abbastanza frequente e colpisce in particolar modo gli sportivi o coloro che si avvicinano alla terza età. Talvolta interessa anche gli adolescenti o le persone sottoposte a frequenti stress psico-emotivi. L’evaporazione del sudore risulta inoltre notevolmente ridotta nel caso in cui si indossino calzature fortemente occlusive e non traspiranti.

trattamento per i piedi con olio di melone e mango

6) Combattete la stanchezza di gambe e piedi con un buon pediluvio, per una durata massima di 10 minuti. L’acqua deve essere tiepida, di temperatura non superiore ai 36 gradi.

7) Riattivate la circolazione. Per prevenire gonfiori agli arti inferiori esistono diversi accorgimenti quotidiani: utilizzare calzature dal tacco modesto e dalla punta arrotondata per permettere il movimento delle dita; fare docce tiepide dal basso verso l’alto; porre in scarico le gambe qualora ci si trovi seduti o coricati; camminare spesso; evitare l’esposizione prolungata ai raggi solari; mantenere sotto controllo il peso corporeo; evitare di rimanere in piedi troppo a lungo.

8) Per quanto vi sarà possibile cercate di evitare scarpe scomode e tacchi vertiginosi! Un piede dolorante non consente una deambulazione corretta e richiede continue variazioni  posturali; il perdurare di questo disequilibrio può condurre a disturbi biomeccanici e posturali che richiedono interessamento clinico o l’utilizzo di specifici plantari che aiutino a migliorare la postura.

9) Chi ha problemi di diabete deve seguire regole più attente quando si parla di piedi poiché è un paziente considerato a rischio in ambito podologico. È quindi preferibile che non indossi calze con cuciture spesse sull’avampiede, né calzature dalle grosse cuciture interne, che possono causare iniziali lesioni passibili di diventare un problema serio per la difficoltà di rimarginazione delle ferite e delle ulcere e la possibilità di infezioni delle stesse.

Il consiglio per tutti quindi è: fate stare comodi i vostri piedi e non dimenticate di prendervene cura con costanza!

Herpes e sole: meglio non farli incontrare!

Chi ne soffre lo sa bene: un’esposizione al sole può risvegliare il virus dormiente dell’herpes!

Il virus Herpes simplex provoca una fastidiosa infezione ricorrente, caratterizzata dalla comparsa di uno o più gruppi di vescichette piene di un liquido trasparente. In questa fase è contagioso: attenzione perciò a non sfregarsi con le dita le lesioni e magari di seguito gli occhi, e a non usare asciugamani in modo promiscuo. Quando invece comincia a formarsi la crosticina vuol dire che ormai l’herpes è in via di guarigione.
Una volta risolta l’infezione primaria da Herpes simplex il virus resta latente, finché, in determinate situazioni di difficoltà dell’organismo, può “svegliarsi” ed avere di nuovo il sopravvento sulle nostre difese immunitarie, manifestandosi generalmente sempre nello stesso punto o nelle vicinanze. È in agguato in periodi di stress, contatto con persone infette, stanchezza, malattie infettive, allergie alimentari, impiego di farmaci, ciclo mestruale, scottature da sole…

La causa più frequente dell’herpes labiale è proprio l’esposizione alle radiazioni solari senza adeguata protezione: le labbra infatti non sono protette dallo strato corneo come le altre parti del corpo; le radiazioni ultraviolette esercitano più intensamente e rapidamente i loro effetti negativi e il virus approfitta del tessuto inerme per fare la sua comparsa. Anche per questo le labbra vanno sempre ben protette dal sole, che ne provoca la disidratazione, il foto invecchiamento e la comparsa di rughe profonde.
L’herpes guarisce da solo, ma si può accelerare il processo con determinati accorgimenti e, soprattutto, prevenirne la comparsa.
Un valido aiuto ci viene dall’alimentazione: per prevenire le infezioni ricorrenti da Herpes simplex è buona norma prediligere il consumo di frutta, verdura e alimenti proteici ricchi in lisina e dotati di una spiccata attività antivirale (ad esempio salmone, gamberetti, tonno, pollo, legumi, vitello, maiale, uova e soia), cereali e pasta integrali; bisogna ridurre invece l’uso carboidrati raffinati e di cibi proteici contenenti arginina (come arachidi, cioccolato, mandorle, nocciole, noci, sesamo, vino rosso, avena, frumento, mais, cocco), gli zuccheri semplici, latte e latticini, bevande gassate e cibi confezionati.

Pomate con estratti di Calendula, Propoli o Mimosa possono alleviarne i sintomi.
Può essere utile inoltre assumere nelle stagioni più a rischio (estate e inverno) integratori a base di Echinacea e Vitamina C, in grado di stimolare le difese immunitarie. Anche il gel di Aloe, se applicato 24 ore prima dell’esposizione solare, migliora la risposta immunitaria ai danni ossidativi.
Il modo migliore di affrontare il problema e’ quindi quello di prevenirlo: fin dai primi soli della primavera proteggete le labbra con uno stick ad elevato fattore di protezione da riapplicare più volte al giorno… vedrete, finalmente l’herpes vi darà un po’ di tregua!

Tutto sulla tintarella!

Siete fan irriducibili della tintarella?

Vi sdraiate su qualsiasi superficie esposta al sole, tipo lucertola, pur di abbronzarvi?

Sicuramente siete a conoscenza dei rischi di una scorretta esposizione al sole, ma immagino anche quanto possiate essere restii ad adottare tutte le dovute precauzioni per proteggervi dai danni dei raggi UVA e UVB…

Proteggere davvero la pelle dal sole, infatti, significherebbe:

  • utilizzare sempre una buona crema solare con un alto fattore di protezione, applicandola più volte nel corso della giornata: e fin qui, ce la possiamo fare!
  • non esporsi ai raggi del sole troppo a lungo, soprattutto nelle ore più calde della giornata (dalle 11 alle 15 circa): qui si fa già difficile per voi animali da spiaggia, sdraiarsi sul lettino in quelle ore fa di voi dei veri professionisti dell’abbronzatura e non potete disertare!
  • indossare sempre occhiali da sole, non solo per gli occhi, ma anche per proteggerne il contorno: ma stiamo scherzando?! Andare in giro con il segno degli occhiali tipo Kung Fu Panda?! Inaccettabile! 😀
  • usare un cappello: impossibile, il viso deve essere abbronzato come il resto del corpo!
  • indossare, per quanto possibile, una T-shirt leggera anche in spiaggia: questo proprio no!

 Ecco, voi siete proprio le vittime privilegiate dalla  bruciatura solare, perché non potete fare a meno di adottare i classici comportamenti a rischio… Ora vi siete scottati e vi prendereste a calci da soli, probabilmente Io fareste davvero se il dolore non fosse così forte!!

Quello che dobbiamo assolutamente fare è prevenire le ustioni esponendoci in modo progressivo nei primi giorni e utilizzando filtri solari con adeguato fattore di protezione (più alto per le pelli chiare, progressivamente più basso per le carnagioni scure).

Applicare un filtro solare sulla pelle però non significa poter stare al sole per tutto il tempo che si vuole, ma solo che ci si può esporre più a lungo prima che compaia l’eritema. Per esempio, se in assenza di protettivo solare ci si può esporre per 5 minuti senza incorrere nel rischio di eritemi, con un filtro solare a fattore 4 ci si potrà esporre per 20 minuti.

Evitate poi l’impiego di deodoranti e cosmetici contenenti oli essenziali di bergamotto o agrumi prima di mettervi al sole perchè danno fotosensibilità!

L’ustione solare è un’infiammazione della pelle provocata da una eccessiva esposizione alla luce del sole (ma anche alla luce di lampade solari). L’effetto dipende molto dal tipo di pelle di ogni persona (fototipo): chi ha la carnagione scura è meno sensibile ai raggi UV rispetto a chi ha i capelli biondi o rossi, la pelle chiara e gli occhi azzurri. Anche le parti del corpo non sono tutte ugualmente sensibili: gli occhi, il naso, le labbra sono più sensibili di braccia e gambe. I bambini e gli anziani inoltre sono più sensibili degli adulti.

I segni più comuni sono l’arrossamento (o eritema), che compare dopo alcune ore dall’esposizione. La pelle diventa dolorosa al minimo contatto e nei casi più gravi si presenta gonfia, con formazione di bolle, mentre possono comparire malessere generale, febbre, mal di testa. Il soggetto colpito va incontro a disidratazione e deve bere abbondantemente. La guarigione avviene nell’arco di alcuni giorni (da 3 a 20 a seconda della gravità dell’ustione) e la comparsa dell’abbronzatura nell’area ustionata va interpretata come un meccanismo di difesa dell’organismo ad eventuali successive esposizioni ai raggi solari.

Per capire se la pelle è scottata basta adottare il vecchio metodo che tutti conosciamo: premere la parte arrossata, se rimane per qualche istante una traccia bianca l’infiammazione è già presente. Ciò è dovuto al maggior richiamo di sangue dove la pelle risulta scottata. In tal caso è corretto sospendere subito l’esposizione.

La pelle scottata, quando non curata a modo o non idratata con la giusta attenzione, può avere conseguenze: inizia un processo di invecchiamento precoce, il foto-aging, e si possono sviluppare macchie della pelle che causano antiestetiche discromie e sono perniciose da eliminare anche con le adeguate cure. Inoltre la pelle scottata è più soggetta alla formazione dei tanto temuti melanomi.

Le lesioni da scottatura seria impiegano in media 3 giorni per guarire, ma la pelle impiegherà circa una settimana a metabolizzare il “trauma” dovuto alla scottatura. In questo lasso di tempo la pelle “nuova”, ricostruita dopo la scottatura, è molto sensibile perché giovane, e dunque va protetta molto bene dai raggi solari, coprendola non solo con creme a fattore protettivo alto, ma anche con vestiti che impediscano il passaggio dei raggi UV.

 La scottatura, nella maggior parte dei casi, non si manifesterà subito ma dopo qualche ora: se avete l’impressione di aver preso troppo sole, usate questo margine di tempo per prevenirla e attenuarne gli effetti, ad esempio facendo una doccia tiepida e cospargendo il corpo con una crema idratante (un rimedio molto semplice ed intuitivo ma ugualmente efficace).

Utili possono essere anche dei bagni di circa 20 minuti con acqua e bicarbonato, che attenua il bruciore e contrasta la formazione di bolle.

Una delle migliori cure è comunque quella di mantenere l’organismo adeguatamente idratato. Il consiglio è quello di bere molta acqua sia quando si è all’aperto sotto il sole sia successivamente: dato che le scottature sono causate dalla disidratazione delle cellule, bere molto aiuta a prevenirle. Anche mangiare frutta e verdura contenente bioflavonoidi e antiossidanti, come  agrumi, albicocche, carote pomodori e peperoni, aiuta il processo di guarigione della pelle.

Qualcuno suggerisce l‘applicazione di ghiaccio per dare sollievo: non fatelo! Il ghiaccio è troppo freddo e può danneggiare la pelle, già sotto stress per la scottatura. Meglio procedere con impacchi di acqua fresca, che di certo non risolve il problema ma dà una sensazione di sollievo.

Quando l’ustione non è grave si possono usare rimedi naturali, come l’Aloe vera, che allevia il dolore, riducendo l’infiammazione e l’arrossamento. E’ usata fin dall’antichità per le sue molteplici proprietà, tra cui anche quella cicatrizzante, ed è quindi perfetta in caso di scottature,  irritazioni della pelle, ustioni ed eritemi solari e nei trattamenti doposole. Le foglie di Aloe vera spezzate producono un gel lenitivo di colore chiaro che, applicato sulla pelle, dona immediatamente un sensazione generale di benessere e favorisce la guarigione. Questo gel è una componente fondamentale del mio doposole riparatore, al quale ho aggiunto estratti di Camomilla e altri principi attivi naturali altamente nutrienti e lenitivi.

doposole riparatore al gel di aloe vera e camomilla

Un ottimo rimedio per alleviare le ustioni della pelle è anche quello di fare un bagno tiepido dove è stato sciolto un bicchiere di Amido di Riso; se la zona colpita dalla scottatura è circoscritta si può fare un impacco locale di acqua e amido. Il trattamento però va sempre completato con l’utilizzo di un buon doposole.

 Un motivo in più per fare attenzione: dopo essersi “arrostiti” risulta più difficile acquistare un’abbronzatura duratura e omogenea a causa delle variazioni di pigmentazione della pelle dovute alle discromie tra pelle giovane e pelle meno giovane, magari già abbronzata e non lesionata.

QUANDO RIVOLGERSI AL MEDICO

Quando compare febbre al di sopra di 38-39° C.

Quando il dolore dura per più di 48 ore.

Quando compare vomito, diarrea, brivido, polso rapido e aumento della frequenza respiratoria ci si sente confusi o si manifesta , shock o perdita della coscienza.

Scottarsi fa male e seguire le giuste precauzioni è un atto dovuto se ci si vuole bene…meglio impiegare qualche giorno in più per ottenere la desiderata abbronzatura, ma farlo in salute e sicurezza!