Per donne… in gamba!

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Avere cura delle proprie gambe è importante tutto l’anno perché disturbi circolatori, ritenzione idrica e cellulite andrebbero trattati prima del caldo estivo per ottenere i risultati migliori. Se però non avete ancora preso provvedimenti non scoraggiatevi: ecco quali sono le patologie più frequenti e come possiamo correre ai ripari, anche adesso che il caldo si fa sentire!

Insufficienza venosa cronica. Le vene delle gambe riportano il sangue al cuore perché sia ossigenato ma a volte questo flusso verso l’alto non è efficacemente sostenuto, poiché le vene si dilatano, le valvole venose non svolgono al meglio la loro funzione e il sangue refluisce verso il basso, provocando gonfiore e sensazione di pesantezza. L’insufficienza valvolare del sistema venoso superficiale colpisce soprattutto le donne e le cause principali sono familiarità, sedentarietà, lavoro in piedi, alimentazione scorretta, sovrappeso/obesità, gravidanze e terapie ormonali. Altri sintomi possono essere bruciore, prurito e crampi; più grave è la comparsa di ulcere varicose, che fanno molta fatica a guarire. Cosa fare? Evitare il sovrappeso, praticare un’attività fisica regolare (anche una passeggiata quotidiana di 30 minuti), bere molta acqua, evitare i cibi salati, fare largo consumo di mirtilli e frutti di bosco, agrumi e pesce azzurro, indossare abbigliamento e scarpe comode. La compressione elastica (calze graduate da valutare con lo specialista) è molto utile nel controllo di gonfiore, pesantezza e dolore, sia in chi ha già una patologia venosa sia, in via preventiva, in chi ha vene sane. L’ideale è abbinare la calza (anche in estate!) a farmaci e integratori flebotonici per uso sistemico o topico (gel e creme rinfrescanti), che agiscono migliorando la tonicità della parete venosa e riducendo la sintomatologia.

Teleangiectasie. Erroneamente dette “capillari”, le teleangectasie formano sulle gambe una sottile ragnatela di venuzze blu o rossastre. Anche queste sono in realtà espressione di insufficienza venosa, sebbene  meno grave. Non danno alcun sintomo, ma risultano esteticamente sgradevoli (motivo per cui sono tanto detestate!) e possono coesistere con le vene varicose vere e proprie o essere presenti anche in caso di vene sane. Cosa fare? Una volta stabilito che non sussistano altre patologie a carico delle vene delle gambe, si può ricorrere alla terapia sclerosante che consiste nell’iniettare, dentro queste venule, una sostanza infiammatoria che le porta alla chiusura e successivamente alla scomparsa. La scleroterapia, se effettuata da specialisti esperti, è una tecnica pressoché indolore e con pochissimi effetti collaterali ben tollerabili. Il laser è un’altra valida soluzione: lo specialista “brucia” la venula con un pennino, facendola gradualmente scomparire. Questa tecnica non è completamente indolore, ma assicura dei buoni risultati senza ricorrere all’uso di aghi.
Purtroppo le problematiche che interessano il sistema venoso delle gambe non sono finite qui… nella prossimo post vedremo che fare in caso di varici, flebite e gravidanza!