Siete fan irriducibili della tintarella?
Vi sdraiate su qualsiasi superficie esposta al sole, tipo lucertola, pur di abbronzarvi?
Sicuramente siete a conoscenza dei rischi di una scorretta esposizione al sole, ma immagino anche quanto possiate essere restii ad adottare tutte le dovute precauzioni per proteggervi dai danni dei raggi UVA e UVB…
Proteggere davvero la pelle dal sole, infatti, significherebbe:
- utilizzare sempre una buona crema solare con un alto fattore di protezione, applicandola più volte nel corso della giornata: e fin qui, ce la possiamo fare!
- non esporsi ai raggi del sole troppo a lungo, soprattutto nelle ore più calde della giornata (dalle 11 alle 15 circa): qui si fa già difficile per voi animali da spiaggia, sdraiarsi sul lettino in quelle ore fa di voi dei veri professionisti dell’abbronzatura e non potete disertare!
- indossare sempre occhiali da sole, non solo per gli occhi, ma anche per proteggerne il contorno: ma stiamo scherzando?! Andare in giro con il segno degli occhiali tipo Kung Fu Panda?! Inaccettabile! 😀
- usare un cappello: impossibile, il viso deve essere abbronzato come il resto del corpo!
- indossare, per quanto possibile, una T-shirt leggera anche in spiaggia: questo proprio no!
Ecco, voi siete proprio le vittime privilegiate dalla bruciatura solare, perché non potete fare a meno di adottare i classici comportamenti a rischio… Ora vi siete scottati e vi prendereste a calci da soli, probabilmente Io fareste davvero se il dolore non fosse così forte!!
Quello che dobbiamo assolutamente fare è prevenire le ustioni esponendoci in modo progressivo nei primi giorni e utilizzando filtri solari con adeguato fattore di protezione (più alto per le pelli chiare, progressivamente più basso per le carnagioni scure).
Applicare un filtro solare sulla pelle però non significa poter stare al sole per tutto il tempo che si vuole, ma solo che ci si può esporre più a lungo prima che compaia l’eritema. Per esempio, se in assenza di protettivo solare ci si può esporre per 5 minuti senza incorrere nel rischio di eritemi, con un filtro solare a fattore 4 ci si potrà esporre per 20 minuti.
Evitate poi l’impiego di deodoranti e cosmetici contenenti oli essenziali di bergamotto o agrumi prima di mettervi al sole perchè danno fotosensibilità!
L’ustione solare è un’infiammazione della pelle provocata da una eccessiva esposizione alla luce del sole (ma anche alla luce di lampade solari). L’effetto dipende molto dal tipo di pelle di ogni persona (fototipo): chi ha la carnagione scura è meno sensibile ai raggi UV rispetto a chi ha i capelli biondi o rossi, la pelle chiara e gli occhi azzurri. Anche le parti del corpo non sono tutte ugualmente sensibili: gli occhi, il naso, le labbra sono più sensibili di braccia e gambe. I bambini e gli anziani inoltre sono più sensibili degli adulti.
I segni più comuni sono l’arrossamento (o eritema), che compare dopo alcune ore dall’esposizione. La pelle diventa dolorosa al minimo contatto e nei casi più gravi si presenta gonfia, con formazione di bolle, mentre possono comparire malessere generale, febbre, mal di testa. Il soggetto colpito va incontro a disidratazione e deve bere abbondantemente. La guarigione avviene nell’arco di alcuni giorni (da 3 a 20 a seconda della gravità dell’ustione) e la comparsa dell’abbronzatura nell’area ustionata va interpretata come un meccanismo di difesa dell’organismo ad eventuali successive esposizioni ai raggi solari.
Per capire se la pelle è scottata basta adottare il vecchio metodo che tutti conosciamo: premere la parte arrossata, se rimane per qualche istante una traccia bianca l’infiammazione è già presente. Ciò è dovuto al maggior richiamo di sangue dove la pelle risulta scottata. In tal caso è corretto sospendere subito l’esposizione.
La pelle scottata, quando non curata a modo o non idratata con la giusta attenzione, può avere conseguenze: inizia un processo di invecchiamento precoce, il foto-aging, e si possono sviluppare macchie della pelle che causano antiestetiche discromie e sono perniciose da eliminare anche con le adeguate cure. Inoltre la pelle scottata è più soggetta alla formazione dei tanto temuti melanomi.
Le lesioni da scottatura seria impiegano in media 3 giorni per guarire, ma la pelle impiegherà circa una settimana a metabolizzare il “trauma” dovuto alla scottatura. In questo lasso di tempo la pelle “nuova”, ricostruita dopo la scottatura, è molto sensibile perché giovane, e dunque va protetta molto bene dai raggi solari, coprendola non solo con creme a fattore protettivo alto, ma anche con vestiti che impediscano il passaggio dei raggi UV.
La scottatura, nella maggior parte dei casi, non si manifesterà subito ma dopo qualche ora: se avete l’impressione di aver preso troppo sole, usate questo margine di tempo per prevenirla e attenuarne gli effetti, ad esempio facendo una doccia tiepida e cospargendo il corpo con una crema idratante (un rimedio molto semplice ed intuitivo ma ugualmente efficace).
Utili possono essere anche dei bagni di circa 20 minuti con acqua e bicarbonato, che attenua il bruciore e contrasta la formazione di bolle.
Una delle migliori cure è comunque quella di mantenere l’organismo adeguatamente idratato. Il consiglio è quello di bere molta acqua sia quando si è all’aperto sotto il sole sia successivamente: dato che le scottature sono causate dalla disidratazione delle cellule, bere molto aiuta a prevenirle. Anche mangiare frutta e verdura contenente bioflavonoidi e antiossidanti, come agrumi, albicocche, carote pomodori e peperoni, aiuta il processo di guarigione della pelle.
Qualcuno suggerisce l‘applicazione di ghiaccio per dare sollievo: non fatelo! Il ghiaccio è troppo freddo e può danneggiare la pelle, già sotto stress per la scottatura. Meglio procedere con impacchi di acqua fresca, che di certo non risolve il problema ma dà una sensazione di sollievo.
Quando l’ustione non è grave si possono usare rimedi naturali, come l’Aloe vera, che allevia il dolore, riducendo l’infiammazione e l’arrossamento. E’ usata fin dall’antichità per le sue molteplici proprietà, tra cui anche quella cicatrizzante, ed è quindi perfetta in caso di scottature, irritazioni della pelle, ustioni ed eritemi solari e nei trattamenti doposole. Le foglie di Aloe vera spezzate producono un gel lenitivo di colore chiaro che, applicato sulla pelle, dona immediatamente un sensazione generale di benessere e favorisce la guarigione. Questo gel è una componente fondamentale del mio doposole riparatore, al quale ho aggiunto estratti di Camomilla e altri principi attivi naturali altamente nutrienti e lenitivi.
Un ottimo rimedio per alleviare le ustioni della pelle è anche quello di fare un bagno tiepido dove è stato sciolto un bicchiere di Amido di Riso; se la zona colpita dalla scottatura è circoscritta si può fare un impacco locale di acqua e amido. Il trattamento però va sempre completato con l’utilizzo di un buon doposole.
Un motivo in più per fare attenzione: dopo essersi “arrostiti” risulta più difficile acquistare un’abbronzatura duratura e omogenea a causa delle variazioni di pigmentazione della pelle dovute alle discromie tra pelle giovane e pelle meno giovane, magari già abbronzata e non lesionata.
QUANDO RIVOLGERSI AL MEDICO
Quando compare febbre al di sopra di 38-39° C.
Quando il dolore dura per più di 48 ore.
Quando compare vomito, diarrea, brivido, polso rapido e aumento della frequenza respiratoria ci si sente confusi o si manifesta , shock o perdita della coscienza.
Scottarsi fa male e seguire le giuste precauzioni è un atto dovuto se ci si vuole bene…meglio impiegare qualche giorno in più per ottenere la desiderata abbronzatura, ma farlo in salute e sicurezza!