Il “colpo della strega”: come affrontarlo

C’è un disturbo molto comune che può colpire chiunque e il cui nome crea una certa, giustificata, inquietudine… è il famigerato “colpo della strega”!

Si tratta infatti di un dolore lancinante e improvviso causato da una contrattura muscolare che interessa la parte bassa della schiena e che tecnicamente si definisce “lombalgia acuta”. Immediatamente tutta la muscolatura lombare diventa estremamente rigida poiché al forte dolore i muscoli reagiscono con una contrazione che vanifica qualsiasi altro tentativo di movimento: è per questo che chi viene colpito tende a rimanere bloccato nella posizione in cui ha avvertito il dolore, cercando il punto di appoggio più vicino. La contrattura è la conseguenza di un allungamento eccessivo del muscolo, che, con un “riflesso da stiramento”, si difende per evitare complicazioni più importanti, salvaguardando l’integrità di muscoli e articolazioni.

I soggetti più a rischio sono dunque le persone più anziane, poiché nei giovani l’elasticità della muscolatura paravertebrale è maggiore. A rischio anche chi, per motivi di lavoro, mette sotto carico per molte ore la colonna vertebrale, come ad esempio i lavoratori sedentari o perennemente in piedi. Predispongono poi al mal di schiena anche alcuni dismorfismi della colonna vertebrale (scoliosi) e cadute o eventi traumatici pregressi, come il colpo di frusta.

Le cosiddette cause acute possono invece essere rappresentate da: uno sforzo intenso o improvviso, spesso innaturale, o, raramente, da un colpo di freddo; sollevamento di carichi eccessivi o sbilanciati; mancato o inadeguato riscaldamento prima dell’attività fisica; assenza di preparazione prima di un gesto atletico; squilibri metabolici alla base di un malfunzionamento muscolare. Esistono poi cause croniche come ad esempio: artrosi; ernia del disco; infezioni articolari; artrite reumatoide; tumori; fratture; polimialgia; malattia reumatica. I meccanismi di queste patologie possono in realtà intrecciarsi e dare luogo a circoli viziosi che si autoalimentano: alterazioni muscolari possono infatti causare problemi articolari e viceversa. A volte può accadere che le contratture persistano nel tempo o siano recidivanti, aprendo le porte al blocco dei movimenti.

Esistono dunque campanelli d’allarme che possono metterci in guarda sul fatto che stiamo compiendo movimenti errati, predisponendoci al colpo della strega. Si tratta, ad esempio, della comparsa di dolore alla schiena salendo o scendendo dall’auto o alzandosi dal divano; dolore o vertigini quando volgiamo lo sguardo in su; fitte in zone variabili della colonna vertebrale quando si tossisce o starnutisce; difficoltà a tornare in posizione eretta quando ci chiniamo. In presenza di questi sintomi dovremmo prendere provvedimenti correggendo le nostre cattive abitudini e affidandoci agli esperti per una ginnastica mirata.

Se però il colpo della strega dovesse sorprenderci, cosa possiamo fare? Innanzitutto è bene rimanere nella posizione antalgica, ovvero quella assunta spontaneamente perché genera meno dolore. Occorre poi cercare appoggi e una posizione adeguata a letto, che andrà mantenuta per diverse ore prima della ripresa graduale dei movimenti. Se il blocco dura più di 24 ore è bene sottoporsi a una visita specialistica per valutare la necessità di indagini diagnostiche quali Rx, TC o RMN.

Evitiamo infine i rimedi casalinghi e per una cura antinfiammatoria affidiamoci esclusivamente al parere del nostro medico e al nostro farmacista di fiducia.