La pelle al primo sole: istruzioni per l’uso

Questo momento di passaggio tra la primavera e l’estate ci ha riservato giornate dal sapore decisamente estivo, che alcuni di noi hanno già passato in spiaggia. Quelli che però restano in città spesso non sono consapevoli che anche il sole primaverile può risultare molto pericoloso: in questo periodo ci esponiamo infatti perlopiù involontariamente e in genere in maniera non protetta. A ciò si aggiunge lo smog che amplifica il danno solare, provocando la comparsa di irritazioni, eritemi e scottature.

immagine da ok-salute.it

Sarebbe quindi importante cominciare a preparare la pelle all’incontro con il cocente sole estivo, i cui effetti negativi possono evidenziarsi anche dopo molti anni, non solo a livello di foto-invecchiamento ma talvolta anche di complicazioni degenerative. Al contrario di quanto si pensa, inoltre, anche la pelle scura necessita di protezione e preparazione, poiché potrebbe risentire di danni meno immediati ma più evidenti con il passare del tempo.
Per prima cosa è bene iniziare a usare filtri solari già dai primi soli “importanti” di maggio, anche in città.
Tenere la pelle pulita è poi fondamentale, poiché la mantiene sana e più difesa: quando potete usate anche scrub e/o maschere purificanti, in modo da eliminare sostanze inquinanti e metalli pesanti. Stop invece a creme o peeling all’acido glicolico: i più aggressivi rischiano di privare l’epidermide degli strati superficiali, esponendola al rischio di macchie e discromie.
Almeno un mese prima e durante l’esposizione al sole, la pelle va poi predisposta anche dall’interno: assumere integratori mirati e fotoprotettori sistemici, aumenta gli scudi naturali anti-radicali liberi e antinfiammatori. Gli integratori alimentari contenenti mix di carotenoidi e antiossidanti, come il licopene e il selenio, sono infatti efficaci nel ridurre i danni causati dai radicali e inibire i processi di distruzione delle membrane cellulari indotti dai raggi UV. L’assunzione di queste sostanze aiuta quindi le naturali difese della pelle, diminuendo la fotosensibilità e il rischio di scottature ed eritemi; molti di essi, inoltre, contenendo precursori della melanina, velocizzano e ottimizzano il processo dell’abbronzatura, rendendola più omogenea e duratura. Il che non guasta, no?! Per quanto riguarda il più famoso dei carotenoidi, il beta-carotene, convertito in vitamina A nell’intestino, dobbiamo infine sapere che è contenuto in molte varietà di frutta e verdura di stagione, come albicocche, cachi, meloni, pesche, arance, carote, pomodori, zucca gialla, peperoni rossi, ma anche spinaci, broccoli, rape e cicoria. Normalmente se ne consiglia un consumo giornaliero compreso tra i 2 e i 5 mg, ed è bene non eccedere le dosi raccomandate. Una generosa integrazione di beta-carotene è opportuna anche nelle persone che si espongono al sole per lunghi periodi, negli anziani, contro la maculopatia senile e in chi assume alcool, perché l’etanolo distrugge le riserve di vitamina A nel fegato.
Attenzione: l’assunzione, soprattutto se non si rispettano le dosi consigliate, è controindicata per i fumatori, poiché sospettata di aumentare il rischio di cancro, problemi cardiovascolari ed emorragia intracerebrale (anche nel caso di esposizione all’amianto). Se non fumate, però, non c’è motivo di preoccuparvi: per scegliere il preparatore solare che fa per voi vi basterà chiedere consiglio al vostro farmacista di fiducia!