Le controindicazioni del latte vaccino

Diceva saggiamente Ippocrate: “Fa che il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo”.

latte-veleno[1]

Ci sono alimenti che per la nostra salute sarebbe opportuno eliminare o limitare, e a volte si tratta di cibi insospettabili… uno di questi è il latte.

Contrariamente a quanto siamo indotti a pensare, il latte non è un alimento così salutare. L’80% delle molte proteine del latte in commercio è infatti costituito da caseine, contro il 35% del latte materno. La caseina è una proteina difficile da digerire per l’essere umano: a contatto con i succhi gastrici, il latte vaccino “caglia”, formando una massa compatta mucillaginosa che si incolla alle pareti intestinali, sviluppando lesioni e infiammazioni. Ne conseguono intossicazioni croniche, intolleranze alimentari, debolezza immunitaria, aumentata produzione di muco intestinale e respiratorio, aumento dell’istamina (uno dei mediatori maggiormente responsabili delle reazioni allergiche).

Il latte contiene inoltre lattosio uno zucchero complesso che non può essere assimilato dal nostro organismo se non per mezzo della lattamasi, enzima fornito all’uomo dal latte materno ma non presente nel latte vaccino. Oltre l’80% della popolazione mondiale in età adulta è quindi privo di questo enzima, perché si produce praticamente solo in infanzia e poco in età adulta. Ne consegue che tutto il lattosio presente nel latte vaccino non può essere assimilato dall’organismo, e permane nell’intestino causando coliti, gonfiori, flautolenza, crampi addominali, diarrea alternata a stitichezza.

Non meno importanti sono i 59 ormoni contenuti nel latte di mucca. Le mucche munte sono infatti generalmente gravide, e producono un latte che contiene estrogeni in quantità 33 volte maggiori rispetto a quelle non gravide. Il più pericoloso è l’IGF-I, l’ormone della crescita: molto potente anche a bassissime concentrazioni, provoca nei neonati che iniziano a consumare latte vaccino anziché quello materno una crescita eccessiva e troppo accelerata di tutti gli organi, mentre sugli adulti sovrastimola le ghiandole endocrine e la crescita tissutale, con effetti devastanti per la salute. Il latte è quindi ritenuto responsabile di problematiche come il malfunzionamento della tiroide e patologie ormonali femminili e maschili; l’aspetto più preoccupante è che la stimolazione alla crescita da parte dell’ormone IGF-I si rivolge anche verso il cancro, soprattutto al seno, ovaie e prostata, come evidenziato da numerose pubblicazioni scientifiche.

E il calcio? Che latte e latticini siano alimenti protettori per l’apparato osteoarticolare è da smentire, poiché pur contenendo calcio in grandi quantità, hanno anche un elevato contenuto di proteine che ne limitano l’assorbimento. Per meccanismi biochimici che sarebbe difficile spiegare in questa sede, quando il consumo di proteine animali è eccessivo si favorisce al contrario l’osteoporosi: non è un caso che le popolazioni che hanno un limitato consumo di latte vaccino abbiano ossa più sane e robuste!