Raffreddore o allergia stagionale?

Naso che cola, starnuti, tosse e difficoltà a respirare: sembrano proprio i sintomi del comune raffreddore, di cui abbiamo già parlato. Tuttavia, come molti di noi già sapranno, non esiste solo la forma virale: il raffreddore può essere causato anche da un’allergia, che non ha quindi a che vedere con infezioni virali o batteriche ma dipende dalla risposta immunitaria del nostro corpo a un allergene. Distinguere le due forme e quindi individuare il giusto approccio terapeutico non sempre è semplice, soprattutto all’inizio.

Come capire allora se siamo affetti da un raffreddore comune o da una rinite allergica?

Immagine da Vivere più Sani

Il primo indizio per distinguerli è la durata: il comune raffreddore può durare tra i 3 e 14 giorni, mentre l’allergia può manifestarsi per diverse settimane o addirittura mesi. Altro dato importante da considerare è il periodo dell’anno in cui si manifestano i sintomi: il raffreddore influenzale coincide sovente con la stagione più fredda, mentre quello allergico tende a manifestarsi principalmente ai cambi di stagione (soprattutto nel caso di allergia ai pollini, il disturbo si concentra nel periodo della fioritura delle piante, che a volte può essere precoce). Quest’ultimo è infatti ovviamente legato all’esposizione all’allergene; tuttavia, se siamo allergici ai pollini delle graminacee i sintomi da raffreddore dureranno uno, due o tre mesi, se invece l’allergia riguarda per esempio gli acari della polvere potranno essere presenti nel corso dell’intero anno. Se siamo invece allergici al pelo di cani o gatti, ecco che il raffreddore si presenterà solo in presenza di questi animali. Questo significa che per identificare la natura di un raffreddore, dobbiamo prestare attenzione anche alle singole situazioni in cui si manifesta.

Differenze più o meno leggere si notano anche nei sintomi. I sintomi del raffreddore virale di solito iniziano 2-3 giorni dopo l’infezione e durano indicativamente 1-2 settimane, presentandosi con produzione di muco, difficoltà di respirazione, starnuti, mal di gola, tosse, mal di testa e talvolta febbre, generalmente lieve. Il raffreddore allergico, invece, si manifesta con congestione nasale più leggera, accompagnata da disturbi oculari quali prurito, gonfiore, lacrimazione e arrossamento, secchezza della gola, starnuti frequenti, scolo retronasale e muco più trasparente e liquido, occhiaie scure, eventuale perdita di olfatto e gusto, e, in alcuni casi, anche un lieve dolore osseo. Inoltre, il raffreddore di origine virale, al contrario di quello di origine allergica, non fa prudere il naso, non ci fa starnutire “a salve”(con raffiche di 4 o più starnuti) e non dà sintomi oculari.

Come affrontare allora la rinite allergica? Innanzitutto, qualora si abbia il sospetto che il proprio raffreddore sia di origine allergica, è opportuno consultare il medico. La cura, oltre al tentativo di ridurre l’esposizione all’allergene, prevede il ricorso a farmaci antistaminici, colliri specifici, spray nasali decongestionanti e, previa valutazione del medico, eventualmente cortisonici; per alcune forme allergiche sono poi disponibili vaccini in grado di favorire una progressiva desensibilizzazione. Se non siamo sicuri di quale sia la natura della rinite o non vogliamo ricorrere a farmaci esistono poi efficaci rimedi naturali.

Se avete dubbi chiedete sempre consiglio al vostro medico e al vostro farmacista di fiducia!