L’INCI, questo sconosciuto!

Tra le 100.000 sostanze chimiche attualmente commercializzate in Europa, 2.000 sono considerate ufficialmente estremamente preoccupanti. Questo però non impedisce che vengano incorporate nei prodotti destinati a igiene e cosmesi, quali dentifrici, creme, saponi, profumi, deodoranti. È vero, le porzioni utilizzate dalle industrie sono infinitesimali e rispettano le norme, ma non possiamo certo sapere quali potrebbero essere gli effetti del loro accumularsi a lungo termine…

Per prendersi cura di sé in sicurezza sarebbe quindi bene orientarsi sui prodotti eco-biocompatibili, ovvero quei cosmetici che possono contenere sia molecole naturali e biologiche sia molecole di sintesi, purché compatibili con l’ambiente.

Le sostanze naturali provengono dall’agricoltura e sono trattate solo con processi fisici totalmente naturali; le biologiche, certificate Ecocert, provengono da agricoltura biologica, cioè hanno la garanzia nel non impiego di pesticidi e fertilizzanti; le sostanze di origine naturale, infine, si ottengono per sintesi chimica a partire da ingredienti naturali.

Per capire esattamente cosa si acquista però, bisogna prima di tutto saper leggere l’etichetta: essa ci permette infatti di risalire all’elenco degli ingredienti, detto INCI (International Nomenclature Cosmetic Ingredient), e  riconoscere quali principi attivi abbia un cosmetico e in quale quantità. L’etichetta è la nostra ancora di salvezza.

Essendo l’INCI una nomenclatura internazionale, le aziende produttrici usano il latino per nominare gli estratti vegetali che non hanno subito processi chimici e l’inglese per le sostanze ottenute in laboratorio. Non è previsto alcun obbligo di specificare la percentuale degli ingredienti utilizzati, e questo fa sì che vengano pubblicizzati i “miracolosi ingredienti naturali” anche se contenuti in minima parte; ma possiamo ugualmente farci un’idea del prodotto se sappiamo che i componenti devono essere elencati in ordine quantitativamente decrescente: per primi quelli in dose maggiore (di solito troviamo l’acqua, che varia tra l’80 e il 60%), poi gli oli ( tra il 20 e il 30%), e via via quelli in dosi minori (1%, 0,1% ecc.).

Diciamo subito che più l’elenco degli ingredienti è breve e in latino, più il prodotto è naturale. Questa è una buona regola generale, ma i principi attivi, ovvero le cosiddette “sostanze funzionali” riportate in genere nella parte centrale dell’INCI, sono preceduti da emulsionanti, tensioattivi, gelificanti, umettanti e seguiti da conservanti, coloranti e profumi: sostanze su cui le aziende possono fare scelte molto diverse e che rendono il prodotto più o meno eco-biocompatibile.

Varrà la pena quindi esplorare insieme queste classi di elementi una per una, per scegliere il nostro cosmetico nel migliore dei modi. Scoprirete anche che non sempre i cosmetici più costosi contengono ingredienti di particolare qualità, e sarete così liberi di scegliere senza essere troppo influenzati dalla marca!